Corsi Balavidya

Corsi Balavidya

Corsi Settimanali 2019/2020

Conduco da una a quattro lezioni a settimana, suddivise in due laboratori quadrimestrali con un Tema che fa da filo conduttore. Può essere una parte del corpo, una posizione, una cattiva abitudine o una tecnica.

Lavoro con persone di tutti livelli di preparazione fisica, e di tutte le età, ma solo in gruppi di 8/max 12 persone, per poter controllare i singoli partecipanti, e dare a ognuno indicazioni personalizzate. Le lezioni sono un momento di studio e di ricerca in cui non mi limito a “passare delle informazioni”, ma dove cerco di ottenere progressi, addirittura nel corso delle stesso esercizio.

Temi e quadrimestri

Come si svolge la lezione

Come sono organizzati i Corsi?

Frequenza mono o bisettimanale

Iscrivendosi, si può decidere se frequentare un giorno o più la settimana, pagando la stessa quota. Ogni settimana viene affrontato un argomento. Anche frequentando un solo giorno, si riesce a seguire il programma. Se si frequentano più giorni – magari anche non tutte le settimane – si ha la possibilità di praticare esercizi e training diversi, quindi di approfondire e progredire più velocemente.

Iscrizioni sempre aperte

I miei corsi settimanali iniziano a fine Settembre e finiscono a fine giugno, ma è possibile inserirsi nel gruppo di lavoro, anche se il quadrimestre è già iniziato, dopo un colloquio con me, nel quale spiegherò quanto necessario per capire la lezione. Se ci si inserisce a quadrimestre iniziato, però, nelle prime lezioni si farà un po’ più fatica di chi ha frequentato tutto il percorso, ma, nell’arco di qualche lezione, ci si rimette in pari.

Scarpe e Abbigliamento

Si lavora senza scarpe: una parte fondamentale del lavoro è ritrovare la naturale flessibilità del piede, che è andata persa proprio a causa dell’uso delle scarpe, quindi è necessario lavorare con calze o piedi nudi. Altra parte fondamentale del lavoro è dedicata alla Respirazione, E, per poter respirare, l’abbigliamento deve essere comodo e senza elastici che stringono la vita, o il giro seno. Meglio pantaloni e maglie di materiali naturali (cotone lino lana) con cordini, anziché elastici. Per le donne: reggiseni sportivi, o comunque facili da slacciare durante le pratiche.

Tu

In tutti i miei corsi e seminari, ci si dà del “tu”, a prescindere da età, sesso e condizione sociale. Non per mancanza di rispetto, ma in quanto “colleghi” di lavoro su di noi. Il gruppo si basa sulla fiducia e si incontra in “zona franca”; è necessario chiudere fuori dalla porta tutto quello che siamo nella vita, per connetterci con le nostre profondità, e dare fiducia all’altro che ci aiuterà. Il “lei” crea barriere e le barriere lasciano in superficie.

Temi e quadrimestri

Le lezioni ogni quadrimestre sono legate da un Tema.

Io spiego dei principi che si fisseranno nella memoria del corpo, per sempre. Anche se si decidesse di non seguire più Balavidya. Per questo è necessario che le lezioni seguano una progressione. Se le lezioni sono sempre allo stesso livello – come in palestra- magari ci si mantiene anche in forma, ma non si progredisce, e non si impara a correggere quelle abitudini che ci creano disagi e ci limitano nell’uso di corpo, voce e respiro.

In ogni quadrimestre, qualunque sia il tema, viene sempre coinvolto tutto il corpo; solo che questo verrà analizzato a partire dalla parte, dalla posizione o dal principio scelto. Gli esercizi cambiano sempre. Si può continuare a praticare per anni, continuando a imparare cose nuove di sé.

Struttura dei Corsi

Nelle prime lezioni, anche con l’aiuto di immagini, spiego le caretteristiche della parte trattata dal tema

  • quali sono le articolazioni che la compongono;
  • come si innestano nelle zone circostanti;
  • qual è l’equazione di forze che le regola in situazione filologicamente corretta, cioè cosa devo sentire per “essere giusto”
  • quali sono le visualizzazioni guida (quali immagini mi aiutano a tenere il corpo “correttamente”)
  • qual è il movimento di attivazione della parte (che consente di sbloccarla e iniziare a usarla correttamente)
  • pratiche di simulazione dello stato che ci prefiggeremo di raggiungere, nell’arco dei quattro mesi.

Nelle lezioni a seguire, quando avremo ben presente il tema trattato, affronteremo pratiche per metterlo in relazione con resto del corpo e con le azioni quotidiane, come camminare, correre, stare seduti, usare le braccia.

Come si svolge una Lezione

Inizio soft

Training didattico

Pratiche

Posizioni

Inizio soft

Come prima cosa, chiedo impressioni sulla lezione precedente, e se ci sono da segnalare doloretti post lezione, incidenti subentrati nel corso della settimana (cadute, torcicolli, dolori a mani e piedi) e il grado di stanchezza dei partecipanti: fattori di cui devo tenere conto durante la lezione.

Training didattico

Poi propongo un Training Didattico. Si tratta di una sorta di esercizio sensoriale: ovvero pratiche che possono essere pressioni, trazioni, respirazioni, distacchi del tessuto connettivale o movimenti ultrarallentati, con i quali guido a “sentire qualcosa”. Chiedo poi di fissare nella memoria del corpo quella sensazione, e di mantenerla, come priorità, in tutti gli esercizi che seguiranno.

Esempio: faccio percepire le clavicole, staccando il tessuto connettivale che le ricopre, e facendo fare da un compagno una leggera pressione, verso il basso, sull’osso. Chi subisce percepirà la presenza delle clavicole, in profondità. La loro presenza percepita risveglia la loro corretta funzionalità, e, immediatamente, il tratto dorsale si raddrizza. Tutti gli esercizi che seguiranno dovranno essere eseguiti senza mai perdere questa percezione di presenza delle clavicole.

Pratiche individuali, in coppia, a piccoli gruppi

Le pratiche che propongo sono in parte individuali, in parte prevedono una, due o tre persone che, con trazioni, o appoggiando le mani su alcune parti, aiutano il singolo a vincere le contrazioni abituali, o a creare delle forze che ancora non abbiamo, e ci impediscono di ottenere postura e respirazione corretta. Buona parte di questi esercizi sono anche piacevoli da ricevere.

Posizioni complesse?

Si arriva a posizioni complesse, solo quando si è preparati, affrontandole gradualmente, tappa per tappa. Tutto viene spiegato, e non viene richiesta una preparazione precedente, nessuna elasticità naturale, nessuna efficienza fisica.